Romanzo picaresco e romanzo di formazione nelle Confessioni d’un Italiano di Ippolito Nievo
Resumen
Tra il romanzo picaresco e il romanzo di formazione esiste un legame strettissimo. Attraverso le avventure dei picari, a partire dal Lazarillo de Tormes (1554), assistiamo alla prima manifestazione del romanzo moderno. Il genere, in Spagna, si esaurisce, di fatto, con il XVII secolo, ma la sua influenza continuerà a farsi sentire nelle altre letterature, sia grazie alle tante traduzioni dei capolavori sia con un vistoso recupero delle sue caratteristiche. Alcuni dei principali autori del novel inglese del Settecento (Defoe, Fielding o Smollett) impiegano con grande originalità le suggestioni mutuate dalla picaresca. Quello del romanzo picaresco rappresenta dunque un sentiero che taglia per intero la storia della letteratura in Occidente, ma il vero erede di questo tipo di romanzo è senz’altro il Bildungsroman. Entrambi focalizzano la propria attenzione su un giovane in aperto contrasto con il mondo in cui si trova a vivere. Povero ed emarginato, il picaro è costretto a ingegnarsi come può per sopravvivere a suon di beffe e furti: la sua maturazione prevede l’impiego di ogni mezzo possibile per non soccombere. Nel romanzo di formazione assistiamo all’evoluzione del protagonista, che non è necessariamente di estrazione povera come il picaro, in un continuo susseguirsi di avventure, di incontri e di scontri con la società circostante e con le persone che la compongono. Siamo in una dimensione di maggiore introspezione, dove la stessa concezione dell’uomo è cambiata (molto pessimista nel chiusissimo mondo della Spagna tra Cinquecento e Seicento; più ottimista nello sguardo all’uomo e al suo destino tra Settecento e Ottocento), ma il recupero, da parte di alcuni romanzi di formazione, di certi stilemi e strutture della picaresca appare particolarmente vistosa. Nello specifico, si analizzerà il romanzo di Ippolito Nievo, Le Confessioni d’un Italiano (1858), alla luce della dialettica tra romanzo picaresco e Bildungsroman che in questo caso, visto anche il tema patriotico, chiama in causa pure altri generi (su tutti il romanzo storico) in una prospettiva di ibridazione e contaminazione particolarmente complessa.
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